Teoria

La teoria del movimento del Qixing Tanglangquan raccolta nei testi antichi è molto vasta, essa va dalla meccanica delle tecniche singole, al metodo di emissione della forza interna attraverso l’uso combinato del corpo e del respiro.

Attraverso un’analisi attenta dei testi, affiancata (com’è ovvio) da una pratica costante, si possono rintracciare dei punti caratteristici di movimento fissi nello stile riassumibili in sette punti:

  • La forza è precisa e circolare, tutto il corpo è unito
  • Pugni stretti (pressanti) e corpo flessibile, leggero e pesante simultaneamente
  • Penetrare in maniera precisa, il ritmo è chiaro e veloce
  • Il duro ed il morbido sono reciprocamente uniti, il lungo ed il corto si usano insieme
  • Controllare l’aperture e le chiusure, cedere ed espandere si scambiano a vicenda
  • Sapersi destreggiare in ogni direzione (salire e spostarsi, schivare ed entrare), il corpo è flessibile e vivace
  • Gou e Lou avvolgono e afferrano, i cambiamenti non hanno fine

Otto duri e dodici morbidi

Il Qixing Tanglangquan possiede otto metodi duri e dodici metodi morbidi per l’attacco e la difesa. Questi costituiscono i principi strategici con cui lo stile agisce durante il combattimento. Lo studio di tali principi è la condizione essenziale per comprendere a fondo la teoria dello stile e padroneggiare ogni singola tecnica.

Essendo principi e non tecniche singole, non bisogna fermarsi alla traduzione letterale, ma studiare a fondo ogni singola sfumatura di significato ed applicare ogni metodo con variazioni e cambiamenti, in modo da rendere lo stile adatto ad ogni evenienza.

Otto duri (Ba Gang):

  • Premere la cima del monte Tai Shan
  • Colpire diretto frontalmente
  • Colpire con i due palmi avanzando col passo
  • Chiudere duramente con il gomito
  • Aderendo alla porta incollarsi e spaccare
  • Percuotere duramente per prostrare a terra
  • A sinistra e a destra come due bastoni
  • Proiettare e tirare dividono in due

Dodici morbidi (Shi Er Rou):

  • Incontrare il duro e ritirare le mani
  • Mani che entrano e mani che rubano
  • Mani che intercettano e mani che arrotolano
  • Mani che bastonano e mani che filtrano
  • Agganciare contro un attacco diretto
  • Mani che avvolgono e mani che entrano
  • Mani che strappano e mani che entrano
  • Mani che bussano e mani che entrano
  • Mani che premono e mani che entrano
  • Mani che sollevano e mani che entrano
  • Mani che aprono e mani che chiudono
  • Mani che si incollano e mani che frantumano

Sedici parole chiave

Le “parole chiavi” sono presenti in ogni stile di Arti Marziali Cinesi, anche se grosso modo diverse da stile a stile per contenuto e numero.

Esse rappresentano le tecniche fondamentali e caratteristiche di ogni stile, ovvero le tecniche specifiche su cui uno stilesi basa, che quindi lo contraddistinguono e danno vita allemigliaia di combinazioni presenti in esso. Quelle che seguono sono appunto le “parole chiavi” che contraddistinguono il Qixing Tanglangquan.

  1. Gou (agganciare)
  2. Lou (avvolgere)
  3. Cai (strappare)
  4. Gua (appendere)
  5. Beng (percuotere)
  6. Pi (spaccare)
  7. Diao (ingannare)
  8. Ke (bussare)
  9. Tiao (sollevare)
  10. Pai (battere)
  11. Shuai (rompere – colpo dato col dorso della mano)
  12. Jie (parata bassa – intercettare)
  13. Nian (aderire)
  14. Na (afferrare – prendere – chiudere – bloccare)
  15. Bang (colpo “aiutato”)
  16. Kao (appoggiarsi – colpo a cortissima distanza testa, spalla, anca,ecc)

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